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Carrasco nel 2022 lascia il paddock del WorldSBK per tornare in Moto3™

Monday, 31 January 2022 11:08 GMT

La campionessa del mondo 2018 nel WorldSSP300 tornerà in Moto3™ dopo cinque anni nel WorldSSP300

Dopo cinque stagioni, 50 gare, 12 podi, sette vittorie e tre pole position Ana Carrasco lascia il Campionato del Mondo FIM Supersport 300 per tornare nel paddock della Moto3™. La spagnola farà il suo ritorno nel Campionato che nel 2013 l'ha vista esordire sul palcoscenico internazionale e in cui ha gareggiato fino al 2015. La 24enne nel 2022 difenderà i colori del team BOE SKX.

Carrasco nel 2017 ha esordito nel WorldSSP300 e nella sua prima stagione – chiusa con un ottavo posto in classifica – ha vinto una gara. Il 2018 è stato l’anno della spagnola che ha conquistato il titolo mondiale per un solo punto nei confronti del connazionale Mika Perez. Anche nel 2019 si è giocata le sue chance in ottica iridata anche se ha dovuto accontentarsi del terzo posto finale alle spalle di Manuel Gonzalez e Scott Deroue.

Nel 2020 Carrasco stava lottando nelle posizioni di vertice ma nel test all’Estoril è caduta riportando una duplice frattura alle vertebre che l’hanno costretta a sottoporsi a un intervento chirurgico facendole saltare la seconda metà della stagione che per lei è terminata con l’ottavo posto in classifica e con tre podi e una vittoria. Nel 2021 ha festeggiato un’incredibile vittoria all’ultima curva a Misano, chiudendo l’annata in 16^ posizione.

Carrasco è passata alla storia come la prima campionessa del mondo di sempre in una competizione motociclistica: nella due giorni di test a Jerez dove ha provato per la prima volta una moto del WorldSSP ha detto che per lei sarebbe stato “difficile” lasciare il paddock del WorldSBK dopo aver preso parte al mondiale nelle ultime cinque stagioni.

“Senza dubbio, se un giorno lascerò questo paddock, sarà difficile. Per me il paddock del WorldSBK è come casa mia. Sono qui da tanti anni. Inoltre penso di essere il tipo di pilota che sono grazie al WorldSBK. Sia che resti qui sia che me ne vada, di sicuro il paddock del WorldSBK sarà per sempre casa mia”.

In merito al suo passaggio in Moto3™ - e ringraziando Kawasaki - Carrasco ha detto: "Correre è difficile, non solo in pista ma anche in occasioni come queste in cui devi prendere delle decisioni difficili. La mia ambizione è sempre quella di crescere come pilota, definendo dei nuovi obiettivi che altri vedono come impossibili e raggiungendoli. Quando i miei genitori mi hanno comprato la mia prima minimoto e poi ho iniziato a correre ovviamente il mio sogno era quello di qualsiasi altro pilota, ovvero 'un giorno voglio diventare campionessa del mondo'. Ce l'ho fatta nel 2018 e anche oggi quella sensazione è magica; ma tutti quelli che capiscono di gare sapranno che ogni pilota deve lottare, essere ambizioso e mettersi continuamente alla prova".

"Quest'opportunità di correre in Moto3™ rappresenta uno step logico a livello mentale anche se il passaggio emotivo è impegnativo. Ringrazio tutti coloro che in Kawasaki mi hanno fatto veramente sentire parte di una famiglia, ovviamente i miei tecnici, i miei compagni di squadra e lo staff del team che in questi anni mi hanno dato la moto migliore per gareggiare oltre a Provec che ha creato un ambiente professionale semplicemente incredibile. Devo rivolgere un grazie speciale a Eliseo Escamez, Alvar Garriga, i fratelli Roda e tutti i membri del team Provec che per me ci sono sempre stati aiutandomi e consigliandomi e che hanno davvero creduto in me e ovviamente i miei genitori che hanno iniziato questo percorso incredibile. Ringrazio tutti e spero che tutti capiate che avete avuto un ruolo nel rendermi la persona e la pilota che sono. Spero di ripagare la vostra bontà con un secondo titolo mondiale. Grazie".

Guim Roda, Team Manager del Kawasaki Racing Team WorldSBK e coproprietario del Provec Racing con cui Carrasco ha vinto il titolo iridato nel 2018, ha detto: "Il passaggio di Ana in Moto3™ rappresenta la degna conclusione di un percorso che abbiamo iniziato nel 2018. Adesso siamo davvero orgogliosi di far parte della storia e la Kawasaki Ninja sarà riconosciuta per sempre per essere stata la moto con cui per la prima volta una donna ha vinto un Campionato del Mondo FIM. È successo nel 2018, un anno magico, ma penso che nel 2019 e nel 2020 abbia dato il meglio di sé. Nel 2019 ha lottato in tutte le gare perdendo il secondo posto in classifica soltanto all'ultimo giro dell'ultima gara. Nel 2020 ha lottato nuovamente per il titolo prima della brutta caduta avvenuta all'Estoril che ha rischiato di cambiarle la vita anche se Ana è riuscita a tornare in forma come solo lei sa fare. In tutto questo tempo accanto a lei c'è stato David Salom come Team Manager che l'ha guidata e consigliata e a lui va rivolto un ringraziamento speciale. Nel 2021 è tornata in pista senza avere il tempo di svolgere i test invernali per via del suo percorso di recupero ed è riuscita a vincere a Misano dimostrando che non aveva perso nulla della sua velocità. La Moto3™ apre le porte a delle nuove sfide e motivazioni. Siamo certi che recupererà quello spirito vincente che ha dimostrato tante volte. A nome di tutta la famiglia Kawasaki auguriamo ad Ana tutto il meglio e speriamo possa continuare a scrivere la storia dando così delle grandi motivazioni alle donne e dimostrando che nella vita meritano le stesse opportunità degli uomini".

 

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